Felice Nittolo (www.felicenittolo.com) è uno dei principali artisti dell’arte musiva contemporanea, già docente presso l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e la Pilchuck School di Seattle (Usa), il quale nell’arco della sua oltre che trentennale ricerca artistica si è imposto all’attenzione nazionale ed internazionale per l’originalità delle sue opere, esponendo in svariate mostre in Italia e all’estero (Madrid, New York, Basilea, Parigi).
Enrico Padoan, assessore alle Politiche per la Cultura del Comune di Vittorio Veneto: “L’esposizione di Felice Nittolo rappresenta una felice prima volta per la Città di Vittorio Veneto. Non si tratta “soltanto” dell’artista irpino-romagnolo, che ci onora con la scelta della nostra Città per quest’esposizione. Si tratta, più in generale, dell’arte del mosaico, che a Vittorio Veneto non aveva ancora trovato un’occasione per essere ammirata, analizzata, scoperta. Il mosaico è una forma artistica che immediatamente rimanda a specifiche epoche storiche (e relativi immaginari) piuttosto lontane e al tempo stesso variegate, in termini geografici e temporali. Al tempo stesso l’arte del mosaico ha visto sin dall’inizio del Novecento una vera e propria rinascita. Forse sarebbe meglio dire “rinascite”, perché ben diverse furono le rivisitazioni di questa tecnica, nonché gli obiettivi artistici, di ricerca, a volte politici (si pensi ai mosaici del Foro Italico) che mossero questi revival, che durano e si ricreano tutt’oggi. Il lavoro di Nittolo, come è stato notato, è capace di catturare estetiche e temi d’epoca bizantina e rilanciarli in chiave pop. L’opera di Nittolo è quindi emblema e dimostrazione della vitalità del mosaico e della sua capacità di costruire ponti fra epoche storico-culturali lontane: di costruzione e rinegoziazione di immaginari. Si tratta di un’arte immaginifica, capace dunque di suscitare intense emozioni, di intravedere orizzonti. Come la locuzione “mosaico di culture” sta inoltre a significare, nel mosaico si ottiene un risultato spettacolare attraverso la valorizzazione delle tessere nella loro diversità, in contrasto ad assimilazionismi consapevoli o inconsapevoli. Il fatto che le parole mosaico (“opera delle Muse”) e museo (“luogo sacro alle Muse”) condividano la stessa etimologia fornisce una motivazione ulteriore alla scelta di rendere diffusa, e dislocata nei nostri prestigiosi spazi museali, l’esposizione di Felice Nittolo. Il lavoro dell’artista e l’innovativo allestimento offrono un itinerario tematico che permette al tempo stesso ai visitatori e alle visitatrici di cogliere le opportunità offerte dai nostri musei civici dedicati alle arti. Evidente è anche l’opportunità didattica offerta alla nostra comunità studentesca per approfondire la conoscenza di questa forma artistica e delle sue potenzialità. Un ringraziamento sentito va, oltre all’artista, ad Aqua Lab per la proposta e al Comune di Ravenna per il patrocinio”
Musivamente (dal catalogo della mostra, a cura di Giovanni Gardini): Sarebbe quanto mai riduttivo, discutendo di mosaico, soffermarsi semplicemente sulle tessere, sugli andamenti, gli interstizi o le malte. Questa indagine, evidentemente, sarebbe più che lecita se non addirittura doverosa se l’oggetto dell’osservazione fosse il mosaico antico, ma quando si parla di mosaico contemporaneo il ragionamento deve essere necessariamente più ampio e prendere in considerazione altri punti di vista, ben altri orizzonti; e di questo nuovo modo di immaginare il mosaico, di pensare in modo musivo, Felice Nittolo è maestro indiscusso. «Ecco, io faccio mosaico pur non ritenendomi un mosaicista» ha persino affermato, rendendo evidente come questa sua provocazione, in fondo, altro non sia che una dichiarazione d’amore per il mosaico. Di lui potremmo dire che ha una mente musiva: Musivamente è la dimostrazione di tutto questo. E poi, come non bastasse, sempre in un’ottica di trasgressione e innovazione, nelle sue opere spesso coesistono, in una insolita armonia, tessere e pennellate.
Per Nittolo il mosaico è sempre terreno fecondo di sperimentazione in cui anche la sottrazione dei classici materiali del mosaico, in primis la tessera, non fanno altro che evidenziare come la sua padronanza così affascinante sia qualcosa di profondamente interiorizzato. I reticoli, e molti dei materiali che sono usuali nel mosaico, trovano tutti spazio nelle sue opere, diventando parte integrante di un ampio e generoso gesto artistico.
La mostra sarà aperta al pubblico con il seguente orario: venerdì, sabato, domenica e festivi 10-12 e 16-18 (fino al 30 settembre), 10-12 e 15-17 (dal 1 ottobre), o su prenotazione.
Biglietto d’ingresso Galleria Civica (Collezione permanente e mostra temporanea): intero € 5, ridotto € 3, ridotto residenti € 1; Biglietto unico (Musei Civici di Vittorio Veneto): intero € 10, ridotto € 7, ridotto residenti € 3. (www.galleriavittorio.it - www.museocenedese.it)
Sono in programma visite guidate e attività didattiche dedicate specificatamente alla mostra e differenziate per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado (Un mosaico riciclone, Mosaico book, Tessere di mosaico), su prenotazione, i cui costi verranno sostenuti dall’Amministrazione Comunale, e che quindi per le scolaresche saranno gratuite.
Contatti per informazioni e prenotazioni: Aqua:lab Ambiente Cultura Turismo tel. +39 388.4741241, email info.vittorioveneto@aqualab.it