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Africa, uomini, spirito, materia: arriva a Palazzo Todesco una grande esposizione di arte africana che parla di spiritualità

Palazzo Todesco, Vittorio Veneto: 6 dicembre 2025 – 1 febbraio 2026
Orari di apertura:
venerdì ore 16-19
sabato ore 16-19
domenica 10-12.30 e 15-19

Data di Pubblicazione

02 dicembre 2025

Tipologia

Comunicato stampa

Descrizione estesa

Vittorio Veneto (Tv), 2 dicembre 2025 – L’Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto ha presentato alla stampa la mostra “Africa uomini spirito materia” organizzata da Venetoarte e curata dall’architetto Mario Da Re, che vedrà esposti a Palazzo Todesco oltre 250 oggetti in legno, bronzo, ottone e terracotta rappresentativi della spiritualità delle popolazioni primitive del continente africano.

La mostra sarà organizzata per aree geograficamente vicine in cui varie popolazioni vivevano e spesso si integravano; in molti casi non è quindi semplice definire il popolo di provenienza di certi oggetti anche a causa delle contaminazioni che potevano avvenire tra gli scultori di villaggi vicini.

L’esposizione sarà corredata anche da cartografie con le quali si intende illustrare l’evoluzione delle popolazioni africane, dai primi insediamenti spontanei attestati prevalentemente sulle rive dell’oceano Atlantico e lungo il corso dei grandi fiumi, per arrivare ai primi insediamenti stabili dei colonizzatori europei e alla successiva ripartizione del territorio africano, non già sulla base delle popolazioni esistenti, ma per lo più in base  ai territori che le nazioni colonizzatrici europee avevano già occupato.

Il congresso di Berlino infatti nel 1894-95 ripartì con stecca e squadra le superfici dell’Africa senza alcuna attenzione al rapporto tra popolazioni e territori, così che vari popoli, con le loro culture, storie e tradizioni, sono stati divisi in più Stati con la conseguente presenza di più etnie nello stesso Stato.

Uno spazio speciale sarà destinato alla descrizione del rapporto di queste popolazioni con il mondo animale: gli animali infatti, rappresentando ciascuno diverse peculiarità sia per forza, intelligenza, astuzia o altre abilità, possono ben rappresentare qualità che appartengono all’uomo o diventano interpreti di un rapporto uomo-natura, fondamentale per la sopravvivenza.

L’inaugurazione della mostra, prevista per sabato 6 dicembre ore 18.00, vedrà la presenza del prof. Cesare Poppi, filosofo e noto antropologo, che ci introdurrà alla conoscenza del mondo della spiritualità di quelle popolazioni primitive.

Durante il periodo di apertura dell’esposizione, si terranno diversi incontri tematici inerenti, con particolare riguardo al tema dei miti e dell’influenza che l’arte tribale africana ha esercitato verso i movimenti artistici europei a cavallo tra il XIX e XX secolo, alla vita tribale nel cuore dell’Africa senza dimenticare le iniziative che l’associazione Medici per l’Africa attua a sostegno della sanità nei paesi più poveri.

Giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 20,30 il prof. Alberto Camerotto parlerà dei miti, mentre giovedì 08 gennaio 2026, alle ore 20,30 il prof. Alessandro Del Puppo relazionerà sull’influenza dell’arte tribale africana sull’arte moderna europea.

Giovedì 18 dicembre 2025 l’autore Alessandro Barbisan presenterà il suo volume “Pole Pole - Racconti e diari di tre viaggi lenti attraverso l'Africa dell'Uganda fino a Città del Capo”.

Infine, giovedì 22 gennaio, il prof. Cesare Poppi racconterà le sue esperienze vissute tra le popolazioni tribali del nord del Ghana.

Ogni sabato pomeriggio alle ore 17.00 verranno organizzate visite guidate per un numero massimo di 15 persone, al costo di 5 euro a persona, previa prenotazione via mail a: venetoarte@libero.it, archdare@libero.it, o al cell 328.9380147.

In giornate diverse, solo su prenotazione, per gruppi di almeno 10 persone.

Enrico Padoan, assessore alle Politiche per la Cultura del Comune di Vittorio Veneto: “La proposta di allestire una esposizione di opere di arte tribale africana a Vittorio Veneto nasce dalla convinzione che per comprendere, sia necessario conoscere e oggi si manifesta con sempre maggior forza la necessità di conoscere la cultura di popoli con i quali, sempre più, stiamo vivendo a contatto. L’integrazione nasce certamente da una reciproca conoscenza, che permette un arricchimento reciproco e uno sviluppo delle rispettive identità. Conoscere significa anche spogliarci definitivamente dei nostri residui di mentalità coloniale”.

Mirella Balliana, sindaca di Vittorio Veneto: “Siamo molto felici di poter ospitare questa nuova mostra a Palazzo Todesco, che fa riflettere sui grandi temi della spiritualità e delle migrazioni. Non si pretende certo di esaurire la conoscenza con questa esposizione di lavori tribali, ma è comunque un piccolo passo per entrare in concetti che sono spesso lontani dalle riflessioni quotidiane alla maggior parte di noi”

 

 

 

Ultima modifica: venerdì, 05 dicembre 2025

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