Descrizione estesa
Vittorio Veneto (Tv), 29 novembre 2025 – L’Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto, rappresentata dal vicesindaco Marco Dus, ha ricevuto oggi ad Este il premio come Comune virtuoso distintosi nella gestione dei rifiuti.
La premiazione è avvenuta nell’ambito della giornata conclusiva di Ecoforum Veneto, la due giorni organizzata da Legambiente Veneto, occasione di incontro tra amministratori regionali e locali, enti gestori della raccolta dei rifiuti urbani, aziende leader del riciclo, esperti ed addetti ai lavori.
Marco Dus, vicesindaco e assessore all’Ambiente di Vittorio Veneto: “Questo premio rappresenta un segnale molto importante per il territorio anche a livello regionale e nazionale: il risultato deriva da una collaborazione tra amministrazione, cittadini e aziende, per il bene comune dell’ambiente. Siamo molto orgogliosi che la nostra città si sia distinta per la gestione dei rifiuti: è un premio che va al comportamento di ogni singola persona, perché ognuno di noi svolge il suo ruolo attivo nel corretto smaltimento dei rifiuti e nel rispetto delle regole ambientali che siamo chiamati, come amministratori, a far rispettare”
Quest’anno in Veneto i comuni “ricicloni” (con rifiuto urbano residuo inferiore a 80 kg per abitante) sono 211 e i “rifiuti free” (con una produzione complessiva di rifiuto smaltito sotto i 75 kg per abitante) 92, dunque 303 in totale (su 560 nell’intera regione), ovvero 8 in meno rispetto al 2023; sullo sfondo l’obiettivo al 2030 fissato dal Piano regionale della totalità dei comuni all’84% di raccolta differenziata per 80 kg di rifiuti pro capite, requisiti raggiunti dal 69% dei comuni. Risaltano come sempre i comuni dei bacini trevigiani, ma un grande apporto è dato dal bacino del polesine che in questi anni ha registrato l’incremento maggiore.
La decima edizione del rapporto Comuni Ricicloni Veneto, come consuetudine basata sui dati forniti e certificati dall’Osservatorio Rifiuti di ARPAV, vede un ulteriore miglioramento rispetto all’edizione precedente anche nella raccolta dei dati. A differenza dei dati di RUR (rifiuto urbano residuo), che rappresenta sostanzialmente solo ciò che viene conferito come secco indifferenziato, nel rifiuto a smaltimento vengono considerate anche altre frazioni come gli ingombranti a smaltimento e a recupero energetico, lo spazzamento a smaltimento e lo scarto della raccolta differenziata di alcune frazioni.
La classifica dunque è stilata in base al rifiuto smaltito per abitante, che risulta quindi dalla sommatoria di RUR e scarti della differenziata, che portano il dato sul “secco” quasi al raddoppio; questo rende evidente l’importanza non solo della quantità differenziata ma anche della sua qualità. Il dato della RUR viene comunque riportato nelle tabelle in quanto è un parametro importante, assieme alla percentuale di raccolta differenziata ed al rifiuto pro-capite prodotto per il raggiungimento degli obiettivi di piano e per determinare l’efficacia della raccolta. L’Osservatorio raccoglie ogni anno i dati forniti dai comuni come quantitativi suddivisi per CER (Codice Europeo dei Rifiuti) che individua in maniera univoca le tipologie di rifiuto in base all’origine del processo che li ha prodotti. Ai fini del calcolo della produzione pro capite, viene utilizzato il dato “abitanti equivalenti” al posto di “abitanti”, in modo da ridistribuire la produzione di rifiuti (sia totali che a smaltimento) provando a considerare i flussi turistici.