L’iniziativa ha portato alla co-costruzione di un’attività dove bambini e ragazzi sono risultati protagonisti attraverso lo sport e il divertimento, presso gli impianti sportivi di Via Carducci.
La palestra e i campetti sono divenuti promotori di talenti, di benessere psico-fisico e di relazioni di fiducia, nella convinzione che il movimento e la scoperta dell’altro all’interno di uno spazio comune condiviso sia, tra i giovani e le giovani, motivo di crescita e di benessere, veicolo di comportamenti solidali, inclusivi, rispettosi di sé e dell’altro.
Il gioco di squadra, l’attività fisica e lo sport in generale si confermano quali validi strumenti per favorire l’interazione con gli altri, insegnare l’importanza del lavoro di squadra, della comunicazione e del rispetto reciproco, attraverso la perseveranza ed il fair play.
Nel mese di giugno all’interno del Comune di Vittorio Veneto si è così giocato e sperimentato più di n. 10 discipline sportive differenti, coinvolgendo: ASD Kodokan Judo Vittorio Veneto,ASD Calcio Femminile Vittorio Veneto, ASD Vittorio Falmec S.M. Colle, ASD Vittsangiacomo, ASD Ginnastica Artistica Vega, ASD Pallacanestro Vittorio Veneto, UPD Costa Vittorio Veneto, ASD Vittorio Veneto Rugby, Accademia Scherma San Marco, Pro Loco Vittorio Veneto .
L’iniziativa, alla seconda annualità, ha visto 41 iscrizioni e altre 20 adesioni raccolte in itinere, per un totale di. 61 partecipanti, suddivisi in 38 femmine e 23 Maschi, distribuiti in range di età che va dai 7 ai 18 anni, con una presenza media di 21 giovani a giornata, un numero congruo per poter sfidarsi in mini partite e match, provando così tutte le discipline ogni volta e 20 adulti volontari delle società sportive.
Laura Ceccarini, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Vittorio Veneto: “Questa progettazione si riconferma uno spazio di crescita per tutti, ragazzi e adulti, con l’opportunità di creare una rete solida intorno ai giovani; in un tempo in cui la comunità spesso si frammenta, il campetto torna ad essere un punto di riferimento: di educazione, inclusione e partecipazione, perché quando lo sport si fa col cuore, educa davvero”